Capodanno: La Fenice e l'omaggio ai grandi compositori del passato

02.01.2023

Anche la musica del Teatro La Fenice rende omaggio a Benedetto XVI, il Papa emerito scomparso all'età di 95 anni. Così il tradizionale concerto di Capodanno in diretta su Rai 1 cambia il programma iniziale, inserendo nella scaletta un brano del Requiem di Mozart - l'autore prediletto da Josef Ratzinger - il Lacrimosa, che avvolge e commuove il pubblico del Teatro veneziano luccicante di ori e velluti. Solennità e musica divina, in ricordo di uno dei grandi del '900, in un concerto che già si annunciava come l'omaggio ad altri grandi del mondo della cultura e dello spettacolo: i 160 anni (ricorrono nel 2023) dalla nascita di Pietro Mascagni, i 100 anni dalla nascita di Maria Callas, che artisticamente è nata alla Fenice, e i tre decenni dalla scomparsa di Rudolf Nureyev. Come nelle precedenti edizioni, la prima parte del concerto - non trasmessa in diretta televisiva - è stata esclusivamente orchestrale, con l'esecuzione della Quarta Sinfonia in la maggiore op. 90 "L'italiana" di Felix Mendelssohn Bartholdy. La seconda parte, invece, ha proposto al pubblico in sala e a quello di Rai1 un repertorio delle arie e dei passi corali più amati del melodramma, da Verdi a Donizzetti, da Puccini a Bellini. A garantire il successo la scelta del direttore d'orchestra, il maestro Daniel Harding, amato dal pubblico veneziano, veterano del Concerto di Capodanno che ha già diretto nel 2011, 2015, nel terribile 2021, in pieno lockdown, con il teatro a porte chiuse e senza pubblico. Nato nel 2004, come un evento straordinario per concludere le iniziative ideate per festeggiare la ricostruzione e la riapertura del Teatro dopo l'incendio che lo distrusse nel 1996, il Concerto da Venezia, trasmesso in diretta dalla Rai, è ormai diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della grande musica e rivaleggia negli ascolti l'altro must del Capodanno, il Concerto di Vienna. Non a caso nel 2022 i biglietti delle quattro repliche dello spettacolo di Capodanno alla Fenice sono andati sold out fin dai primi di novembre, con un incasso record di oltre 670 mila euro. E se per Harding (direttore che è anche pilota d'aereo) il palco della Fenice non è una novità, diversa è stata l'emozione per i due solisti al debutto in questo teatro: il soprano Federica Lombardi, formatasi all'Accademia della Scala, e il tenore Freddie De Tommaso, 29 anni, talento italo-britannico che nel 2018 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Canto Viñas di Barcellona. La mano di Harding e la qualità del Coro della Fenice hanno accompagnato i due artisti in un successo senza sbavature, applauditissimi nelle arie tratte, tra gli altri, dalla Carmen di Bizet, dalla Turandot di Puccini, e la Traviata di Verdi. Prova del fuoco superata da Federica Lombardi anche nell'interpretazione di 'Casta Diva', dalla Norma di Bellini, un pezzo di bravura che nel mondo significa ancora oggi Maria Callas. La dedica a Mascagni è stata invece affidata all'intermezzo dalla "Cavalleria rusticana", accompagnato dalla coreografia del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo; mentre il grande Rudolf Nurejev è stato ricordato con il celebre Panorama dalla "Bella addormentata" di Cajkovskij, punteggiato nella diretta televisiva di Rai1 sarà dall'assolo di danza di Jacopo Tissi a Punta della Dogana. Finale obbligato, con il brindisi di "Libiam ne' lieti calici" di Traviata, e una cascata di coriandoli rossi e bianchi a ricadere sul palco, tra gli applausi del pubblico.