Anteprima Video: buone sensazioni e solitudine nel nuovo singolo di Stillpani “Pagine Vuote”

19.01.2021

È uscito per Visory Indie / Visory Records con distribuzione Believe Pagine Vuote, il nuovo singolo di Stillpani, artista aquilano nato nel 1999 il cui vero nome è Alessandro Paniccia. Il videoclip è prodotto da ALTI Records. Il brano parla di un nuovo incontro, seppur breve, che può riaprire paranoie e vecchie ferite, ma anche dare nuovo respiro, almeno per un po'. In Pagine Vuote le due facce della solitudine si incontrano, tra luci e ombre, momenti bui e voglia di riscattarsi. Il brano è prodotto da Luigi Tarquini e Federico Fontana di ALTI Records. Con Pagine Vuote si apre un nuovo capitolo per Stillpani. Dopo l'uscita del primo EP 4912, pubblicato a maggio 2020, il giovane artista ha siglato un accordo con la divisione indie di Visory RecordsPagine Vuote è una canzone nata circa a metà Giugno, poco dopo l'uscita dal primo lockdown. Ricordo che l'ho scritta in pochissimo tempo mentre ero a lavoro e dentro il testo ho buttato fuori tutto quello che in quel momento sentivo, è una canzone scritta di pancia ed è un pezzo di me a tutti gli effetti." Così Stillpani descrive il nuovo singolo Pagine Vuote"Il videoclip di Pagine Vuote è un video in primo piano dove appaio truccato in modi differenti. I make-up realizzati da Lara Jaroszewski spiegano esprimono il doppio senso della canzone, la parte più cupa e rassegnata (trucco scuro) e la voglia di riscatto (trucco colorato)." Stillipani descrive in questo modo il videoclip di Pagine Vuote, prodotto da ALTI Records al quale ha lavorato Stefano Ianni.

IL TESTO

Autori / compositori: Paniccia, Tarquini, Fontana
Edizioni: Jtcomunication e Thaurus Publishing
Ti prego salvami da questo oblio
dalla mia stella che ha spento dio
che quando lo faccio sono meno solo
ho scalato la vetta più alta, per schiantarmi al suolo

è un altro giorno in cui mi sveglio
giro e mi rigiro con un buco in petto
non avrei mai voluto una vita come questa
adesso,filtra il dolore da una finestra aperta
non so spiegarti come mi sento
fa male questo vuoto immenso
cade un'altra lacrima sopra questo foglio
che mi perfora l'anima, azzera il mio orgoglio
volevo sentirmi solo meno solo
essere fiero di me, prendere il volo
ma tutto questo vuoto mi blocca a terra
salvami da me, salvami dalla mia tempesta

Affogo nel nulla, la mia stella non brilla
Sono in mezzo a una folla che non sento se strilla
Poi mi hai preso e mi hai portato via
Hai distrutto un'armatura di vuoto e di apatia
Affogo nel nulla, ora chiudi le porte
Vivendoti una notte, ho respirato più forte
Difficile ma è in due che siamo migliori
È da un giorno di pioggia che nascono i fiori

Cose da dirti ne avrei più di cento
ma mi chiudo a chiave e non so più come mi sento
forse tu mi capisci perché avverti il niente
e non sai spiegarti la superficialità della gente
ma facendoti domande tu non puoi salvarti
io che scompaio, son di troppo e mi mischio agli altri
volevo sentirmi solo meno solo, essere fiero di me, prendere il volo
ma tutto questo vuoto mi blocca a terra
salvami da me
fino a quando...

Affogo nel nulla, la mia stella non brilla
Sono in mezzo a una folla che non sento se strilla
Poi mi hai preso e mi hai portato via
Hai distrutto quell'armatura di vuoto e di apatia
Affogo nel nulla, ora chiudi le porte
Vivendoti una notte, ho respirato più forte
Difficile ma è in due che siamo migliori
È da un giorno di pioggia che nascono i fiori

Affogo nel nulla, la mia stella non brilla
Sono in mezzo a una folla che non sento se strilla
Poi mi hai preso e mi hai portato via
Hai distrutto quell'armatura di vuoto e di apatia
Affogo nel nulla, ora chiudi le porte
Vivendoti una notte, ho respirato più forte
Difficile ma è in due che siamo migliori
È da un giorno di pioggia che nascono i fiori

è difficile capire cosa voglio
strappo pagine di vita
raccontando giornate su un foglio
mi viene facile parlare del disagio
cresciuto con un vuoto che non mi ha messo mai a mio agio
guardo fuori e vedo il niente
ma è un'altra volta maggio
tutto è figlio di un male interiore
un orologio rotto non scandisce le mie ore
ma alla fine mi è tornato a battere il cuore
e tutto questo niente, il niente non lo è più
ho riempito pagine vuote finché non sei arrivata tu