I rapper Rondo da Sosa e Baby Gang hanno ricevuto il "Daspo Willy" a Milano

25.08.2021

I rapper Rondo da Sosa e Baby Gang hanno ricevuto il "Daspo Willy" a Milano. Si tratta di una misura di prevenzione personale che rientra nella categoria dei divieti di accesso ad aree urbane la cui disciplina è stata modificata nel dicembre 2020 all'indomani della morte di Willy Monteiro. Chi subisce il Daspo Willy non può avere accesso o stazionare nelle immediate vicinanze di locali pubblici di una certa zona, per un periodo stabilito da un questore. I provvedimenti sono stati emessi il 20 agosto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi. Per Rondo da Sosa è stato disposto un daspo di due anni nel comune di Milano, per Baby Gang un daspo sempre di due anni per la città metropolitana di Milano. Per la violazione del daspo si rischia la reclusione da sei mesi a due anni e una multa da 8000 a 20 mila euro. I due rapper e quattro loro amici sono accusati di aver partecipato lo scroso 12 agosto ad alcuni disordini davanti alla discoteca Old Fashion di Milano. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, dopo essere stati respinti all'ingresso del locale i sei avrebbero prima minacciato gli addetti alla sicurezza e avuto uno scontro fisico con alcune persone. Infine, avrebbero lanciato sassi contro l'ingresso della discoteca. Rondo da Sosa si era presentato alle 3.20 circa, ma gli era stato vietato l'ingresso a causa di altri disordini di cui si era reso protagonista in passato. Dopo essere stato respinto avrebbe chiesto l'intervento dell'amico Baby Gang, che era accompagnato da altri quattro amici di 19, 24, 25 e 31 anni. Tutti insieme, sono stati inoltre denunciati per minaccia aggravata, percosse e danneggiamento tentato. In aprile Baby Gang, Neima Ezza e altri rapper di San Siro erano finiti sui telegiornali per gli scontri durante le riprese del videoclip, a cui era seguito un incontro con Beppe Sala. Il sindaco di Milano ha commentato su Repubblica: «Tempo fa avevo incontrato a Palazzo Marino due rapper accompagnati da don Claudio Burgio, un prete di periferia che da tanti anni cerca di salvare quanti più ragazzi possibile da vite destinate al dolore e a creare dolore. Uno dei due è stato raggiunto da un Daspo emesso dal questore di Milano: forse, quindi, il mio impegno nel cercare un confronto positivo con questo ragazzo non è bastato. Ma questo è ciò che fa un sindaco: ci prova, cerca di comprendere il malessere, non si gira dall'altra parte. Continuerò a provarci e a stare al fianco di chi crede che una possibilità vada data a tutti».