Debutta a Roma il violoncellista Zlatomir Fung. Il 18 dicembre alla Sapienza il vincitore del Premio Tchaikovsky 2019

18.12.2021

Il giovane violoncellista Zlatomir Fung, vincitore nel 2019 a soli venti anni del Concorso Tchaikovsky di Mosca, è il protagonista il 18 dicembre nell' Aula Magna della Sapienza del concerto con cui l' Istituzione Universitaria chiude la prima parte parte della sua 77ª Stagione. Nel suo debutto romano il talentuoso musicista americano - di origine bulgara e cinese - sarà accompagnato dal pianista Richard Fu. In programma la Sonata "Arpeggione" di Schubert, la Sonata di Šostakovič, una Fantasia di Popper e una prima romana di Esa-Pekka Salonen. ''È un onore e un piacere per me debuttare a Roma insieme al mio grande amico Richard Fu - dice Zlatomir Fung - Richard ed io ci siamo conosciuti da studenti alla Juilliard School di New York, dove abbiamo suonato insieme per la prima volta. Da allora, abbiamo collaborato in duo in tante altre occasioni, ed è sempre una gioia ritrovarci. Fung spiega che le opere scelte per questa serata romana ''rappresentano i due volti del moderno e dell'antico. La Sonata per Arpeggione di Schubert e la Sonata per Violoncello di Shostakovich sono opere che ho conosciuto e amato fin dalla mia adolescenza e hanno in comune un profondo sincero lirismo, alternato ad un umorismo graffiante, Schubert nella dimensione classica e Shostakovich in quella moderna''. La Sonata di Schubert è stata originariamente scritta per l'Arpeggione, uno strumento ormai caduto in disuso, e il suo adattamento per violoncello rappresenta uno dei grandi privilegi dei violoncellisti. "Fantasy on Little Russian Themes" di David Popper e "Knock, Breathe, Shine" di Esa-Pekka Salonen - aggiunge - sono opere che ho scoperto e affrontato più di recente, scritte in uno stile molto virtuosistico, quasi a dimostrare i limiti della tecnica del violoncello''.