Michele Bravi: "Non ho più paura di far vedere chi sono"

05.02.2022

"Mi sento me stesso, come non mai. Avevo così tanto pudore che non riuscivo a essere me stesso: questa cosa l'ho persa e non ho più paura di farmi vedere in maniera monolitica". Michele Bravi torna al festival di Sanremo da giovane uomo che fa i conti con se stesso. "Ho accettato anche le cose che non mi piacciono, tante piccole sbavature, che però devo raccontare se voglio regalare un'esperienza artistica completa", dice parlando del brano che porta in gara Inverno dei fiori. "Tornare all'Ariston è una grande soddisfazione, ma anche una responsabilità per ribadire la dignità di un settore che è in sofferenza". Inverno dei fiori, racconta, "è nata con la volontà di raccontare una dichiarazione d'amore dei tempi moderni. Volevo raccontare con una canzone un gesto di empatia, di ascolto. Credo che i gesti gentili possano cambiare mondo". Anche lui è tra i protagonisti del Fantasanremo, un po' a sua insaputa. "Non lo conoscevo, ma è un modo per combattere la demonizzazione delle classifiche. È molto divertente, ma forse mi sta prendendo un po' troppo la mano. Una sfida tra me e Sangiovanni? Macché, Aka 7even ha più punti di tutti". E sul cast non nasconde la sua profonda stima per Massimo Ranieri. "È uno dei cast più belli di sempre. E Ranieri è una divinità. Se mi chiedessero chi vorrei essere da grande, non avrei dubbi: Massimo Ranieri. In una occasione come questa è meraviglioso poter entrare nella visione creativa degli altri. Me la sto vivendo da studente: sono più navigato, ma rimango sempre un emergente".