Santa Cecilia apre alla musica elettronica con lo studio Paolo Ketoff, laboratorio intitolato all'ingegnere del suono, esponente della sperimentazione e dell'avanguardia anni '50 e '60

07.04.2021

Santa Cecilia apre alla musica elettronica con lo studio Paolo Ketoff, laboratorio intitolato all'ingegnere del suono, nato a Roma ma di origini russe, considerato tra gli esponenti più in vista della sperimentazione e dell'avanguardia negli anni Cinquanta e Sessanta. Il centro, che sarà inaugurato l'8 aprile nella sede dell'Accademia Nazionale all'Auditorium Parco della Musica, sarà una struttura permanente di formazione, produzione e ricerca musicale accessibile a studenti, compositori, musicisti e ricercatori e ''punta lo sguardo alla musica del futuro con una visione allargata alle sconfinate potenzialità che l'elettronica può offrire ai nuovi autori e anche al repertorio della musica sinfonica e da camera''. Concepito come un laboratorio creativo aperto, lo Studio Ketoff sarà presto connesso a realtà internazionali e metterà a disposizione i mezzi più avanzati e i più moderni supporti professionali di cui si avvale oggi la produzione musicale come sistemi di intelligenza artificiale e di analisi acustica per gli strumenti d'orchestra. L'inaugurazione del laboratorio cade in occasione del centenario della nascita di Ketoff, ''liutaio elettronico'' inventore di uno dei primi sintetizzatori, il cui archivio è stato donato a Santa Cecilia dai figli Andrea e Fulvia - e risponde - è stato spiegato - ''alle esigenze di avere a Roma un centro tecnologicamente avanzato nell'ambito di un programma che colloca con autorevolezza la musica elettronica nel percorso formativo, produttivo e di ricerca dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta le macchine di Ketoff - i sintetizzatori musicali Fonosynth e Synket - hanno aperto gli orizzonti della creatività sonora internazionale, nella musica d'avanguardia e nella musica per film.