Sanremo 2021 Enzo Mazza della FIMI: “L’Ariston non è indispensabile, spostiamo l’evento al Forum d’Assago

31.01.2021

Continuano le polemiche in relazione al Festival di Sanremo 2021, pubblico e Teatro Ariston. Questa volta a parlare è Enzo Mazza, CEO della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) con parole tutt'altro che leggere. Lo fa attraverso un'intervista rilasciata a Il Corriere della sera. Per Mazza la priorità è far ripartire il mercato discografico e, alla luce di questo potrebbero servire anche scelte drastiche, come l'addio, anche solo momentaneo, alla città di Sanremo. "Siamo in una situazione di emergenza, se vogliamo che si tenga l'evento e che sia garantita la sicurezza dei partecipanti dobbiamo essere tutti disponibili a fare un passo indietro." Il teatro Ariston per lui non è una priorità e anzi, risulta inadeguato ad una manifestazione di questo tipo (considerazione tra l'altro fatta già qualche anno fa da Paolo Bonolis).... "È stato costruito negli anni Cinquanta e già in periodi normali ha mostrato i suoi problemi strutturali. Si potrebbe pensare ad allestire una tendostruttura in un'altra zona della città. Il teatro è sostituibile. Per il pubblico la gara di inediti non è inficiata dalla location che la ospitaUn evento televisivo come questo può essere realizzato ovunque. Penso ad esempio al Forum di Assago". Il Forum di Assago, a pochi minuti da Milano è una delle location più grandi per quel che riguarda spettacoli di musica dal vivo in Italia con una capienza di circa 13.000 persone dove, tra l'altro, sono state realizzate anche diverse finali di X Factor in passato. Mazza continua... "Credo che la Rai abbia una capacità incredibile di organizzare eventi televisivi, lo ha dimostrato anche in una fase come questa, superando riti scolpiti nella pietra. Se quest'anno è cambiata la prima della Scala, trasformata in spettacolo tv proprio sulla Rai, può accadere anche a Sanremo. E se guardiamo al panorama internazionale anche il Concerto di Capodanno a Vienna è diventato un programma tv senza pubblico", Il problema in questo caso sarebbe la convenzione con il Comune di Sanremo visto che lo stesso detiene i diritti sul nome Festival della canzone italiana". È anche vero che la proposta di Mazza non vuole essere una soluzione definitiva ma dettata dal buon senso in un una fase storica di emergenza sanitaria in cui il buon senso deve prevalere. Per l'anno prossimo si potrebbe pensare ad un ritorno a Sanremo, magari in una struttura costruita ad hoc e adatta alle esigenze di un Festival musicale (ed evento televisivo) tra i più importanti nel mondo.