Tazenda: dal 14 febbraio il nuovo album “Antìstasis”, parola che in greco antico significa ‘resistenza’

27.01.2021

I Tazenda sono pronti per tornare. Sono passati 9 anni dall'uscita di Ottantotto, l'ultimo disco di inediti della band sarda che il 14 febbraio pubblicherà Antìstasis, il nuovo progetto discografico. Antìstasis è il ventesimo disco dei Tazenda, un gruppo che ha sempre stupito e innovato e anche questo ennesimo ritorno non fa eccezione. Nicola Nite, Gino Marielli e Gigi Camedda credono della forza dirompente di una canzone e lo dimostrano brano dopo brano, disco dopo disco, arricchendo ogni progetto con il loro tocco di sardità. Un'originalità che ha radici lontane, ma che ogni volta risulta rinnovata. Tanta musica per una band nata come alternativa e poi presto finita tra le braccia del grande successo nazionale. 11 brani inediti cantati in sardo-logudorese e in italiano. Il contenuto un compromesso tra le tendenze dei tre componenti della band. Il desiderio di esplorazione selvaggia di Gino Marielli, l'attenzione per le produzioni moderne di Gigi Camedda e la ricerca della semplicità stilistica e vocale di Nicola Nite"Per raccontarvi la nostra evoluzione artistica. Un lavoro durato più di tre anni che ci rende orgogliosi per l'impegno ed il risultato raggiunto. Non vediamo l'ora che sia tra le vostre braccia." Antìstasis significa resistenza in greco classico. Una spiegazione del motivo della scelta del titolo su può avvertire ascoltando l'album traccia dopo traccia. Nel disco possono affiorare tratti di cori in stile '60, per poi fondersi con l'elettronica martellante dei giorni nostri. Ci si può imbattere in un'orchestra classica in carne ed ossa che poi lascia il posto alle ancestrali suggestioni delle launeddas. Non manca nemmeno un coro gospel, il funk e brani di chiara matrice battistiana. Ci sono gli ottoni e l'arpa, ma anche robuste chitarre elettriche e fiumi di tastiere di tutti i periodi del rock-pop. Tutto è suonato e tutto è anche sintetico. Ormai il digitale e il tradizionale si sono sposati nella chiesetta dei Tazenda e loro sono felici di officiare il rito. Antìstasis è il suono del ballo di questo felice sposalizio, dove le voci chiare e forti dei tre alfieri dell'etno-rock made in Sardinia fanno da padrone. I contenuti sono apparenti storie di persone comuni che si raccontano le loro pene o le loro bellezze romantiche, senza nascondere le debolezze, le paure, ma soprattutto con intatte le speranze riposte nel futuro. Artistico e umano.

TRACKLIST

1. Coro
2. La ricerca del tempo perduta
3. Ammajos
4. Splenda
5. A nos bier
6. Essere magnifico
7. Dolore dolcissimo
8. Tempesta mistica
9. Dentro le parole
10. Innos
11. Oro e cristello
12. A nos bier (Alt. Version) 

TRACK BY TRACK

Splenda ci riporta ai fasti della California felice dei Beach boys ed invita le persone tristi a cogliere le occasioni di luce che la vita offre.

A nos bier è puro ballo spensierato ed elettronico.

Essere magnifico esplode in mille colori di ugole narranti e prelude ad una sicura energia da concerto.

Dolore dolcissimo offre il pennello magico di Mogol che garantisce uno spessore lirico ad una melodia struggente.

Tempesta mistica rilassa e conduce gli animi ad innamorarsi dell'amore.

Dentro le parole è il punto del vero pop, quello che fa cantare e prendersi per mano.

Innos ci ricorda che i sardi Tazenda hanno un'anima identitaria ed un po' rivoluzionaria, dentro la quale la rivoluzione si fa con la musica.

Oro e cristallo espande gli orizzonti e vola nei cieli della canzone italiana nel mondo, quella che piace agli emigrati a New York e che trascende pop ed opera. Per i Tazenda è un rischio a cui non hanno saputo resistere.

Per confondere ancora idee propongono un remix di A nos bier, riprodotto da un ventenne della new generation post, post, post tutto.