Tornano a Roma i musicisti francesi del Quartetto Ebène. Appuntamento il 1° marzo per l'Istituzione Universitaria dei Concerti

28.02.2022

Tornano a Roma i musicisti francesi del Quartetto Ebène il 1° marzo per l'Istituzione Universitaria dei Concerti. Nell'aula magna della Sapienza alle 20:30 Pierre Colombet e Gabriel Le Magadure (violino), Marie Chilemme (viola) e Raphael Merlin (violoncello) proporranno il celebre Ottavo Quartetto di Šostakovič e pagine di Mozart e Brahms. Opera inaugurale dei sei quartetti che Wolfgang Amadeus Mozart dedicò all'amico Joseph Haydn, il quartetto K387 in Sol Maggiore ''porta l'ascoltatore in un viaggio emozionante senza respiro - spiega Merlin -. Mozart in questi quartetti raggiunse un livello di brillantezza ed eccellenza forse ancora più alto che nelle sue opere, sinfonie o lavori pianistici''. Il genio di Dmitri Shostakovich sta nella purezza di scrittura - aggiunge -. Il Quartetto n. 8, scritto in soli tre giorni dopo una visita a Dresda, che nel 1960 era ancora in rovina, è l'apice della sua produzione. Scritto nel 1875, il terzo e ultimo quartetto d'archi di Johannes Brahms si presta all'illusione sinfonica per la inaspettata ampiezza di suono e conferma l'idea che il post-romanticismo tedesco potesse essere raggiunto attraverso la sola musica strumentale e in forme interamente classiche. Per l'approccio nuovo alla tradizione e l'impegno senza vincoli nei confronti di nuove forme musicali il Quartetto Ebène ha saputo conquistare un ampio pubblico di giovani ascoltatori. L'improvvisazione su jazz e canzoni popolari, cominciata nel 1999 come una semplice distrazione dallo studio mentre i quattro musicisti erano ancora studenti universitari, è diventata in seguito un loro segno distintivo.