Ferrara Buskers Festival: dal 25 al 29 agosto, dodici gruppi e Moni Ovadia alla kermesse dei musicisti di strada

15.07.2021

Il Ferrara Buskers Festival torna dal 25 al 29 agosto per la sua 34esima edizione consecutiva che sarà introdotta dalla tradizionale anteprima a Comacchio il 24. Per la kermesse è un ritorno a un anno di distanza dall'edizione 'limited' del 2020. La location si sposta a parco Massari: nell'area verde, a pochi passi dal centro, dalle 19:00 alle 24:00 saranno ospitate tutte le attività artistiche collegate all'evento, il più grande al mondo dedicato ai musicisti di strada. I gruppi in concerto saranno 12, dislocati nelle varie aree degli oltre quattro ettari di parco, e saranno fruibili in contemporanea con un unico biglietto d'ingresso acquistabile sul sito ufficiale del festival. Tra gli ospiti Moni Ovadia, che il 26 agosto si esibirà in duetto con il direttore artistico e ideatore del festival Stefano Bottoni, diventando così il tredicesimo gruppo della serata assieme al fisarmonicista rom Albert Florian Mihai. I concerti prevedono ogni sera l'esibizione fissa di 11 buskers + 1: quest'ultimo ogni giorno cambierà. "Siamo fieri di esserci stati anche in un terribile 2020 e ricordo con orgoglio la partecipazione di Gianna Nannini. Oggi facciamo un altro passo verso la normalità", afferma la presidente del festival Rebecca Bottoni, che oggi in conferenza stampa ha ricordato l'impegno per "un festival a bassissimo impatto ambientale". L'anima 'green' emerge anche dal progetto progetto Bgreen, in collaborazione con il gruppo Hera (partner del festival), che quest'anno è dedicato alle api. "Dopo la special edition del 2020, il Ferrara Buskers Festival conferma la sua capacità di sapersi reinventare per offrire il massimo spettacolo, nelle modalità consentite dal periodo, e di sapersi continuamente aprire al mondo, con selezionati artisti internazionali che ne fanno il più celebre appuntamento di questo tipo", commenta il sindaco di Ferrara Alan Fabbri. Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato, in videocollegamento, anche il ministro della Cultura Dario Franceschini.