Con Vittoriano di Grazia: intervista all'artista di "Lontano dal Caos"
Sei un artista con molti risultati conseguiti ci racconti in breve che artista sei?
Non so esattamente che tipo di "artista" io possa essere, o chi possa fregiarsi del titolo di artista e chi no; non riesco a raccontarmi, preferisco parlare con la musica che compongo.
Quali sono le tue influenze e i tuoi riferimenti musicali?
Le mie influenze si percepiscono ascoltando la mia musica; classico, minimalista, qualcuno ha detto che ho anche un po' di anima pop.
Come componi? Senti un tema musicale nella tua mente o è più basato sulla creazione da sensazioni?
A volte, metto le mani sul pianoforte, e incomincio a improvvisare senza una meta precisa, secondo anche il mio stato d'animo, quando trovo qualcosa di originale, o come diceva anche Chopin la "nota blu" che ti da emozione, mi soffermo, e inizio a costruire la composizione.
Come è nato il tuo ultimo lavoro "Lontano dal caos"?
È nato mettendo assieme 8 brani dei quali un paio li ho composti qualche anno fa, e aggiungendo altri 6 brani inediti composti di recente, tra cui l'omonimo brano "Lontano dal caos" da cui prende il nome l'album; ma tutti hanno da raccontare qualche cosa di me.
In quale momento della giornata componi?
In genere pomeriggio-sera.
È dettato da un'urgenza espressiva o mediti e pianifichi il tutto con scrupoloso criterio?
Penso che per scrivere buona musica ci vogliono entrambe, l'ispirazione e subito dopo il criterio e l'esperienza.
Un tempo erano le case discografiche a dettare il bello e cattivo tempo, poi la crisi del disco con l'avanzare delle nuove tecnologie. Oggi è tutto a portata di tutti. Musica e social network che ne pensi?
Si, oggi è tutto cambiato, è facile produrre un brano o un album, tutti hanno diritto di farsi ascoltare, ma pochissimi emergono veramente, i giovani d'oggi hanno troppa fretta, e a volte per questo motivo si bruciano, pur avendo delle qualità, bisogna stare sempre con i piedi per terra, non illudersi, ma perseverare e studiare.
Cosa risponderesti a chi ti chiede perché dovrebbe ascoltare la tua musica?
E per quale motivo non dovrebbe ascoltarla? Tutti i musicisti vanno ascoltati noti e meno noti, bisogna rispettare il lavoro degli altri, e non essere prevenuti, come si fa a capire se un brano ti piace o no se non lo ascolti prima, poi sarà lo stesso pubblico a decretarne il successo.
Per te il senso della musica in che cosa consiste? O se credi, il fine di far musica?
La musica da sempre è considerata la regina delle arti, così era per Platone, per lui aveva anche un fine educativo e sociale, per non parlare della teoria della "catarsi" di Aristotele il quale diceva che « la musica e l'arte liberano l'animo dall'oppressione e dagli affanni della vita »; già questo potrebbe bastare, ma iopenso, che tutti dovrebbero fare musica, e a qualsiasi livello; il mondo sarebbe senz'altro migliore.
Ci potresti gentilmente anticipare qualcosa circa i tuoi prossimi progetti?
Sto già scrivendo altra musica per il nuovo anno; intanto
tra pochissimi giorni, il 23 dicembre uscirà su tutte le piattaforme un mio
nuovo singolo per pianoforte dal nome "Interlude".