Da Cdc a Trinidad smentiscono le idee no vax di Nicki Minaj, riguardo ai vaccini e all'impotenza

17.09.2021

Dai Cdc americani a Anthony Fauci, dal governo di Trinidad e Tobago ai comici della notte: tutti addosso a Nicki Minaj per le affermazioni no-vax fatte per spiegare il perché seppure invitata, avesse deciso di disertare lunedì il Gala del Met. Scrivendo su Twitter ai suoi 22 milioni di seguaci, la rapper caraibica aveva annunciato che stava boicottando la "festa dell'anno" perché non è vaccinata e il Met chiedeva la prova del vaccino per entrare. "Devo ancora studiare la pratica", aveva scritto Nicki. E poi spiegato di aver saputo da un cugino che un amico a Trinidad, dopo l'iniezione anti-Covid, era diventato impotente dopo che "gli si erano gonfiati i testicoli". Il cinguettio della Minaj è stato abbondantemente commentato e condiviso, approdando fino al popolare show del conservatore Tucker Carlson sulla Fox oltre che nel salotto tv di comici come Steven Colbert di "Late Show". Sono seguite a ruota le repliche delle autorità: "Non abbiamo risposto subito perché volevamo far verifiche, ma il caso di quel ragazzo non esiste", ha fatto sapere il ministro della salute di Trinidad e Tobago, Terrence Deyalsingh: "Peccato aver sprecato tanto tempo a investigare questa falsa informazione". L'epidemiologo Anthony Fauci non si è scomposto": "C'è tanta disinformazione sui social media. Non le do la colpa, ma dovrebbe pensarci due volte a propagare informazioni senza altra base che quella del sentito dire". Più espliciti i Cdc: aggiornando la pagina ufficiale sul Covid, il centro federale per il controllo delle malattie ha ribadito che "non c'è prova che alcun vaccino, compresi quelli anti-Covid, crei sterilità negli uomini e/o nelle donne". Alla fine è scesa in campo la Casa Bianca offrendo alla rapper una telefonata con uno dei suoi medici: "Lo abbiamo fatto con altri per discutere efficacia e sicurezza dei vaccini", ha detto una fonte alla Nbc.