Mittelfest: amori balcanici e ferite della Grande Guerra. Aperta la 30ª edizione

30.08.2021

L'amore e il desiderio nelle canzoni popolari balcaniche rivisitate con lo spirito della modernità da due musiciste di formazione classica, Tijana Vignjević (voce) e Belma Alić (violoncello), che combinano stili musicali e linguaggi della musica tradizionale balcanica con la musica classica e contemporanea. È la proposta del concerto "Once Upon a Song in Balkans", in prima nazionale domani al Mittelfest di Cividale, il festival apertosi ufficialmente oggi, diretto da Giacomo Pedini, che fino al 5 settembre proporrà spettacoli di teatro, danza e musica della Mitteleuropa. Alla cerimonia è intervenuto il Presidente sloveno Borut Pahor Le due musiciste della Bosnia Erzegovina affrontano attraverso vecchie canzoni sentimenti drammatici come l'amore insoddisfatto e la disperazione, temi erotici come il desiderio fisico di una donna per l'amato, ma toccano anche aspetti umoristici e comici. Domani in programma anche la prima nazionale del concerto della violinista moldava Patricia Kopatchinskaja e del pianista turco Fazil Say, dedicato a Franz Schubert, Johannes Brahms, e Leoš Janáček. Soffermandosi sul mito asburgico che sfuma nell'immane tragedia del Primo Conflitto Mondiale, Kopatchinskaja e Say affrontano la sonata del musicista ceco Janáček, opera nata nel 1914 in un primo impeto dell'autore e alimentata da sogni di indipendenza, che fu scritta e riscritta dopo le disillusioni della guerra e il tramonto dell'Impero. In replica domani al festival andranno "Mnémosyne", spettacolo di danza e progetto fotografico del coreografo e artista visivo di origine ungherese Josef Nadj, e lo spettacolo itinerante "Remote Cividale" del gruppo tedesco Rimini Protokoll.