Rainbow Free Day: i numeri e i sogni di un successo indipendente
Si è conclusa il 30 gennaio la prima edizione di Rainbow Free Day. Durata quindici giorni, realizzata a zero budget e a titolo volontario, che ha invaso la rete dei mille colori di un comparto, quello della cultura, della musica e dello spettacolo indipendenti, che ha pagato duramente questo anno di fermo. Nonostante una media vicina all'80% di perdite, il settore ha ora ha deciso di scrivere con energia i presupposti di una ripartenza che possa essere anche il segno di un decisivo cambio di rotta. "Quello che chiediamo, a questo punto, è un tavolo di lavoro per la ripartenza" ribadiscono i promotori forti di oltre 200 eventi conclusi con successo, quasi 600 Associazioni ed Istituzioni aderenti." Oltre 200 mila le visualizzazioni sul canale Facebook del Rainbow e oltre 250 mila persone raggiunte cui si sommano le altrettante sui canali degli aderenti che hanno cross-postato ciascun appuntamento. Senza contare i numeri degli appuntamenti realizzati in occasione del Rainbow stesso, come le quasi centinaia di migliaia di visualizzazioni delle due puntate dedicate da Red Ronnie agli artisti del Rainbow. "Dovevano essere pochi giorni e ci siamo trovati fra le mani due settimane di un vero e proprio Festival con un palinsesto che ha avuto i numeri e la struttura di un vero e proprio palinsesto televisivo da prima serata con un boom di fruizioni del pubblico e di richieste di partecipazione altissime."
RAINBOW FREE DAY - IL RESOCONTO
Fra i numeri di maggior punta: la grande giornata del 20 gennaio dedicata al vasto mondo della Bande musicali con l'intervento di Roby Facchinetti e Johan de Meij per la presentazione della versione ufficiale per Fiati di Rinascerò, rinascerai, con un nuovo spartito per bande musicale che è già stato scaricato da oltre 15 mila musicisti. Da notare anche l'appuntamento con la Notte della World e Folk Music del 26 gennaio con la presentazione della Compilation It-Folk sul folk italiano sul canale MEIDigital con Calabria Orchestra, Antonio Nicola Bruno, Francesco Loccisano, I Lautari, Parafonè, Ciccio Nucera, Sossio Banda, Duo Botasso e tanti altri. Emozionante il live del 29 gennaio di Angelina Mango, giovane cantautrice che da sempre ha scelto e sostenuto la via dell'indipendenza, prodotto da Disicanto. Musica live anche con lo show dei Ridillo. Da segnalare anche le interviste di Roberta Giallo, ma anche l'appuntamento dedicato al Napule's Power, il movimento culturale e musicale nato esattamente 50 anni fa da un'idea di Renato Marengo al quale verrà dedicato nel 2021 un libro ed una serie di iniziative. Interessante e seguito il webinar del 16 gennaio sulla musica indipendente allestito da alcuni giornalisti come Giuliano Girlando, Michele Monina e Grazia Sambruna. Degno di nota anche lo Speciale Soundtrack City #senzamusica del 29 gennaio a cura di Marco Testoni e Massimo Privitera. Un incontro per tornare a parlare dei diritti dei lavoratori dello spettacolo con Giordano Sangiorgi, Giorgio Pezzana, Stefano Chiodaroli, Pivio De Scalzi e Pasquale Catalano. Rainbow Free Day ha accolto la cultura ha 360 gradi. Dalla musica all'arte, dalle etichette ai festival, dai club ai promoter, dall'editoria al cinema, dal teatro ai negozi di dischi e strumenti musicali, dalle bande musicali alle gallerie, dai registi ai comici e tanto altro ancora. Tantissime imprese e associazioni, addetti ai lavori, giornalisti, attori, cantanti, artisti, musicisti, scrittori, hanno voluto partecipare ma tutti con la matrice dell'indipendenza.