Il San Carlo verso la prima, con un Verdi monumentale

21.11.2022

Sarà un 'Don Carlo' potente, in cinque atti e con grandi voci tutte protagoniste quello firmato da Claus Guth che aprirà il 26 novembre (ore 17) nel segno di un Verdi monumentale la stagione lirica del San Carlo. "Difficile immaginare un cast migliore, e sono anche tutti amici", dice il soprintendete Stèphane Lissner presentando l'ambiziosa nuova produzione a una settimana dal debutto di gala. Michele Pertusi è Filippo II, Matthew Polenzani un Don Carlo sofferente, né eroe né matto. Il suo amico Rodrigo è Ludovic Tézier, Elisabetta di Valois è Ailyn Perez, con il ruolo della principessa Eboliè torna al massimo napoletano Elīna Garanča, sul podio c'è Juraj Valčuha. "Anche per me la versione ripresa da Abbado nel '77 è la più giusta", dice Lissner, non quindi quella di quattro atti eseguita di consueto. Lo sottolinea il regista tedesco: "Senza il primo atto si partirebbe subito dalla disillusione di Carlo e mancherebbe un pezzo della storia". Scelta la lingua italiana (è francese il libretto originale) per una regia che si annuncia 'moderna' nel senso dello studio dei personaggi e della drammaturgia: il grande inquisitore, che sarà Alexander Tsymbalyuk, non rimanderà ad esempio alla chiesa ma un potere "che oggi è politico, economico" dice Guth. Tra le poche anticipazioni concesse, la presenza costante in scena di un attore, Fabian Augusto Gomez, nei panni anarchici del giullare cui tutto è consentito. Anche nei costumi di Petra Reinhardt e nelle scene di Etienne Pluss ci saranno passaggi tra l'antico del dramma storico (tra Francia e Spagna nel 1560) e segni della contemporaneità. "Nella mia idea di Don Carlo - spiega Guth, al suo debutto al Lirico di Napoli - ho focalizzato la mia attenzione sul personaggio principale, seguendo la sua prospettiva. Don Carlo è fragile, incapace di far fronte a ciò che la società esige da lui. È un sognatore, più vicino al mondo della fantasia che alla realtà. È e rimane intrappolato nello stesso spazio e questa prigionia descrive la sua condizione nel mondo". Quattro repliche fino al 6 dicembre. Prima in diretta-differita su Rai5 alle 21:15. Già annunciate le presenze dei ministri della Cultura Sangiuliano e degli Esteri Tajani.