Scenaria: realtà aumentata per l'opera 'Pagliacci'

07.05.2021

Scenaria, il Festival della Scenografia diretto dal maestro e premio Oscar Dante Ferretti, presenta, in anteprima, l'innovativo allestimento virtuale dell'opera "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo, che andrà in scena al teatro Carlo Felice di Genova il prossimo ottobre, diretto dal regista e scenografo Cristian Taraborrelli, in un filmato di Fabio Massimo Iaquone. Per la prima volta in Europa verrà utilizzata la realtà aumentata per la messa in scena di un opera lirica. "La realtà aumentata mi dà la possibilità di poter mutare ambienti, scenografie, inseguire e sottolineare i sentimenti dei cantanti - ha spiegato Taraborrelli - grazie alla tecnologia è possibile modificare e adattare le inquadrature e quindi le scenografie in base all'angolo di visione delle telecamere. Il mio sogno è quello di avere una scenografia per ogni azione e per ogni momento dell'opera, di andare oltre lo spazio scenico, una scenografia in qualche modo infinita. Frammenti sconfinati di natura, tra i muri che attraversano le forme, riflessi che interrogano architetture che si espandono, un nuovo spazio tridimensionale emozionale, con punti di vista diversi, in cui i cantanti vivranno le loro molteplici vite osservati dalle camere live, sguardi digitali che raccontano l'opera". Nel filmato, visibile su www.scenariafestival.it, Taraborrelli racconta il suo innovativo allestimento scenico virtuale, gli studi scenici preparatori e le potenzialità che questa nuova tecnologia permette di ottenere, grazie alla visione contemporanea di diversi punti di vista e una scenografia che supera i limiti del palco. Un progetto sperimentale realizzato in collaborazione con Rai Cultura. Promotore dell'opera, Claudio Orazi, Soprintendente del Teatro Carlo Felice di Genova. "Sperimenteremo l' immissione della realtà aumentata come elemento per una nuova concezione scenografica - ha detto Orazi -. Vogliamo guardare in avanti tornando alle origini del teatro come il luogo dello sguardo, luogo della percezione condivisa tra una scena e il pubblico, luogo della comunicazione per eccellenza che ha bisogno, nel cambio dei linguaggi dell'era del cyberspace, di nuovi orizzonti condivisi".